Come sono diventato camperista

Se qualche anno fa mi avessero detto che nel 2018 mi sarei comprato un camper, probabilmente mi sarei messo a ridere.
Per me viaggiare significava accendere la moto e partire, infatti in moto io e Martina abbiamo esplorato quasi tutta l'Europa. L'aereo era da considerare giusto per viaggi lontani o casomai per brevi puntatina nelle città europee con qualche offerta Ryanair.
Per me, le sensazioni che da un viaggio in moto erano difficilmente ottenibili con altri tipi di viaggio.
Conoscevo il camper perché i genitori di Martina ce l'hanno e mi era capitato di raggiungerli (in moto...) sulle Dolomiti per trascorrere qualche giorno.
Molto bello, tanta libertà, ma in vacanza guidando un furgone non mi ci sarei visto.
Poi è successo qualcosa di strano. Tutti gli anni andavamo al Mugello a vedere la motogp e lo scorso anno mi ero incuriosito molto più del solito a vedere nel prato dei parcheggi tantissimi camper, alcuni anche molto datati. Come mezza battuta avevo detto "trovassi un camperino simile per 3000 euro, me lo comprerei!".
Poi ci sono state le vacanze estive, abbiamo esplorato la Scandinavia in moto e al camper non ci ho più pensato, finché verso metà novembre tornando da una camminata in montagna vedo nel parcheggio di un concessionario di Clusone un camper su Fiat Ducato (quello squadrato, tra anni '80 e' 90) con scritto occasione che mi ha subito conquistato.
Fermo la macchina e scendo a vedere. 
Era un camper molto piccolo, come piaceva a me. Sulla mansarda leggo Safariways (che non conoscevo), sulla fiancata Abidjan, l'allestimento.


Era domenica, la mattina seguente telefono per avere informazioni e sperare in un prezzo contenuto, ma quando mi hanno detto non ricordo se 7 o 8 mila euro e ho risposto che il mio budget era di 4 mila mi hanno fatto capire che non se ne parlava assolutamente. Il sogno sembrava finito.
Invece no! Ho passato i giorni successivi setacciando Subito.it per vedere cosa si trovava e quando ho visto che con un budget di 4 mila euro in un raggio di 100 km di trovavano tante offerte, ho deciso che il camper a breve l'avrei preso.
Non so come mai, da tutto ad un tratto la cosa ha iniziato ad interessarmi tantissimo. Ogni giorno passavo diverse ore a vedere annunci. 
In vista dell'inverno, mi sarebbe piaciuto averlo per poter viaggiare quando la moto non lo consente. Viaggiando in moto andiamo spesso in campeggio, ci fermiamo dove più ci pare godendo di un'estrema libertà. Viaggiando in macchina d'inverno saremmo stati vincolati a cercare alberghi ogni sera e la cosa non mi piace troppo, ne per lo stile di vacanza ne per i prezzi proibitivi degli alberghi nel periodo natalizio. 
Dopo un paio di camper visti con la consulenza di mio suocero, camperista da tanti anni, al terzo appuntamento ne vediamo uno messo (apparentemente) decisamente meglio degli altri.
Dall'annuncio non si capiva il modello, perché la cellula era stata riverniciata e non aveva le grafiche originali.


Mio suocero non era molto convinto, era meglio degli altri ma ci sarebbero stati un bel po' di lavori da fare, però in generale sembrava messo bene.
Io ero convinto, quello sarà il mio camper!
Il giorno dopo Martina va a vedero e lascia l'acconto! È nostro!
Ah, ora ha un nome: Brunettino 
Piccolo dettaglio, quando chiedo il libretto per vedere un po' di informazioni guardo anche costruttore e modello: Safariways Abidjan, come quello che avevo visto a Clusone! Incredibile!
Dopo aver visto un Elnagh e un Ci siamo arrivati allo stesso camper che aveva fatto scattare la scintilla qualche settimana prima. 
In uno dei giorni successivi all'acquisto del camper, mentre ero in auto, in radio sentii l'oroscopo, che generalmente non ascolto quasi mai (anche perché ascolto pochissima radio). 
Per lo Scorpione, il mio segno, dicevano che la nuova sfida sarà interessante ma molto più complessa del previsto. Boh, chissà se riguarderà anche me e nel caso a cosa si riferisce, pensavo.
Il giorno dopo il ritiro del mezzo, andiamo all'area di sosta di Bergamo per avere spazio e corrente per pulirlo bene e sistemarlo.
Mio suocero mi fa notare dietro al lavandino del bagno che togliendo il rivestimento si vedeva il legno marcio.
Iniziamo a togliere il legno e il polistirolo per lasciare solo l'alluminio esterno.
Da quel momento ho capito che c'era da lavorare! Non sono mai stato un grande appassionato di bricolage e lavori casalinghi, ma improvvisamente mi è venuta tantissima voglia di lavorare sodo per sistemare il camper.
Così la sera dopo il lavoro andavo qualche ora al camper a togliere legno marcio e polistirolo, poi nei week end con mio suocero abbiamo trascorso giornate intere a pulire, asciugare, sagomare pezzi in legno, incollare, sigillare e rifinire. Oltre a vari viaggi avanti e indietro dal Leroy Merlin.

Alla fine però il punto più brutto del camper è diventato molto bello e ci è venuta voglia di sistemare le cose per bene, ovviamente senza spendere grandi cifre.
Così abbiamo buttato via il vecchio lavandino e ne abbiamo acquistato uno nuovo da Cusmai, che con qualche ora di lavoro abbiamo adattato.
Sembrava tutto a posto, invece no.
Anche il lato sinistro della mansarda presentava un'infiltrazione, seppur con meno legno marcio rispetto al bagno.
Così sfruttando un po' di giorni festivi nel periodo prenatalizio sistemiamo anche quella e per il 26 dicembre siamo pronti per la prima vacanza in camper.
Non abbiamo voluto fare grandi giri, non sapendo come si sarebbe comportato il mezzo, però essendo abituato a macinare chilometri in vacanza alla fine non abbiamo nemmeno fatto un giro così corto.
Una settimana, mille chilometri.
Bergamo, lago di Bled in Slovenia, con pernottamento di fronte alla celebre isola, Kranjska Gora con pernottamento a pochi metri dalle piste da sci e quindi sciata, poi abbiamo attraversato l'Austria per arrivare a Brunico, altre due notti sulle piste da sci e infine pernottamento a La Villa, nel cuore delle Dolomiti per l'ultimo dell'anno.


Vacanza bellissima, tutto ha funzionato a dovere, dal mezzo in se alla stufa e al boiler.
Ma la cosa più bella è stata la sensazione di libertà che il camper ci ha dato in quella settimana. Come quando nell'attraversare l'Austria si era fatto tardi e buio pesto, ho parcheggiato il camper in una piazzetta di un paese sperduto. Acceso la stufa, cucinato qualcosa da mangiare, aperto una birretta e riposato per bene. La mattina eravamo pronti per ripartire e raggiungere le Dolomiti.
Il ricordo più bello è comunque la prima sera. Arriviamo a Bled, costeggiamo il lago, parcheggiamo di fronte alla celebre isola e cuciniamo la prima cena sul camper. Fuori una stellata incredibile. 
La mattina poi ci svegliamo e la moka del caffè diffonde un piacevolissimo profumo in tutto il camper. 
Tornati dalle vacanze il mezzo non è stato fermo, abbiamo fatto un weekend a sciare in Val d'Ossola, poi uno a Gressoney ed uno a La Thuile. Poi un weekend al mare a Spotorno.
Nel frattempo c'erano altre pareti da sistemare, il pezzetto della cucina che fa da cornice alla porta d'ingresso e la parete intorno alla finestra principale. 
Ho sistemato la parete della cucina con legno sano, ma stavolta ho voluto fare le cose per bene e ho comprato, sempre spendendo poco, dei pannelli di parquet in PVC e ho rivestito la cucina ed anche la mansarda, rendendole molto più belle di come erano originali, oltre ad averle sistemate.
Abbiamo poi sistemato la parete della finestrona con legno sano e pannelli in poliuretano, leggeri e molto isolanti, infatti sono utilizzati anche per la costruzione dei camper moderni. 

Diciamolo, dovessimo conteggiare anche solo a 10 €/ora le ore di tempo impiegate da me, da mio suocero e dalla mia compagna probabilmente compravamo un Laika non troppo vecchio, però é stato bello dedicare del tempo per sistemarlo ed ora quando lo utilizzo e vedo i vari pezzi a posto sono molto soddisfatto del lavoro.
Arrivata la primavera, il clima si è fatto mite e causa cambio lavoro mi sono ritrovato con un bel po' di ferie arretrate da smaltire.
Così per le vacanze pasquali abbiamo deciso di partite con Brunettino, il nostro camper, anziché in moto per circa 3000 km in Normandia.
Esperienza bellissima, sensazione di libertà assoluta il potere arrivare ad un faro o ad una spiaggia e decidere che quello era il luogo ideale per fermarsi a cucinare qualcosa o per passare la notte.
Così abbiamo concluso il primo anno da camperisti con circa 15.000 km. Mica male!

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